Freitag, 31. Oktober 2014

Lucio Dalla



Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943 - Montreux, 1° marzo 2012) è stato un musicista, cantautore e attore italiano.
Musicista di formazione Jazz, è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani. Alla ricerca costante di nuovi stimoli e orizzonti, si è addentrato con curiosità ed eclettismo nei più svariati generi musicali, collaborando e duellando con molti artisti di fama nazionale e internazionale. Autore inizialmente solo delle musiche, si è scoperto in una fase matura, anche paroliere e autore dei suoi testi. Nell'arco della sua lunghissima carriera, che ha raggiunto i cinquant'anni di attività, ha sempre suonato da tastierista, sassofonista e clarinettista, sua grande passione fin da giovanissimo. La sua copiosa produzione artistica ha attraversato numerose fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore; arrivando a varcare i confini dell'Opera e della musica lirica. Inoltre è stato un autore conosciuto anche all'estero ed alcune sue canzoni sono state tradotte e portate al successo in numerose lingue.

Figlio del bolognese Giuseppe Dalla, direttore in città del club di tiro a volo (sarà citato in Come è profondo il mare: "Bappo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani…..") e della sarta e casalinga Iole Melotti, (ritratta nella copertina dell'album Cambio), Dalla trascorre la prima parte dell'infanzia nella sua Bologna. Quando, nel 1950, il padre muore stroncato da un tumore, la madre decide di istruirlo presso il Collegio Vescovile Pio X di Treviso, dove trascorre le scuole elementari iniziando ad esibirsi nelle varie recite scolastiche. Dalla più avanti tornerà a parlare della morte del padre, in varie interviste rilasciamenti primi anni ottanta: "Avevo sette anni….Provai la sensazione struggente di una perdita che mi consentiva di dire a me stesso con pietà e tenerezza: a oggi sono solo come un cane". Ancora: " Così ho imparato a fare della mia vita un modello di solitudine, cioè a cercarmela a organizzarmela a viverla, questa mia solitudine, come un momento di benessere profondo, necessario per una corretta lettura dell'esistenza".

Tra l'altro suo zio Ariodante Dalla è stato un cantante melodico molto popolare negli anni quaranta e cinquanta e proprio all'inizio di quest'ultimi, il piccolo Lucio impara a suonare la fisarmonica. Anche in merito a questo Dalla ha più volte ricordato come sua madre fosse convinta di avere un figlio geneticamente portato per lo spettacolo a l'arte, non ostacolandolo mai nei suoi propositi di entrare nel mondo della musica: "Avevo undici anni, quando mia madre, donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna, per un test sulle mie attitudini, risultò che ero un mezzo deficiente". Ancora: "Mia madre sospettava fossi un genio, anche per questo mi lasciò partire a quindici anni per Roma". Il percorso scolastico di Dalla , infatti, non fu mai lineare: terminate le scuole dell'obbligo iniziò prima ragioneria, passando poi al liceo classico e infine al liceo linguistico. "A scuola andavo male - ricorderà l'artista, nel 2001, in un'intervista a la Repubblica-, preferivo andare in giro a suonare. A 17 anni ero già a Roma a fare musica".

Tornato adolescente a Bologna, si appassiona al Jazz. Walter Fantuzzi, marito di una collega della madre, con il quale Lucio trascorreva le vacanze in Puglia, gli regala, per il suo decimo compleanno un clarinetto. Il giovane Lucio, così, da assoluto autodidatta, impara a suonare lo strumento, esibendosi in alcuni gruppi dilettantistici della città. In qualità di clarinettista, diviene membro di un complesso jazz bolognese, la Rheno Dixiland Band, di cui fa parte anche il regista Pupi Avati, il quale sentendosi "chiuso" dal talento di Dalla, abbandona presto il gruppo, trovando in futuro la via del cinema.

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