La prima grande figura che incontriamo proprio sulla soglia della nostra letteratura del duecento è quella di San Francesco d’Assisi.
Da San Francesco ci sono giunte alcune operette latine e un cantico, scritto in volgare umbro, conosciuto come il Cantico delle Creature o Il Cantico di Frate Sole, che può essere considerato il testo più antico della letteratura italiana.
Secondo Natalina Sapegno, il tipo di prosa ritmica e ritmata, che nelle divisione irregolare dei versetti, sembra riecheggiare le forme della liturgia non trova rispondenza nella letteratura italiana contemporanea.
Dopo la morte di San Francesco nacque una fiorente letteratura francescana che prosegui anche nel Trecento.
San Francesco d'Assisi, nato Francesco Giovanni di Pietro Bernardone (Assisi, 26 settembre 1182-Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un religioso e poeta italiano.
Fondatore dell'ordine che da poi lui prese il nome, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa. È stato proclamato, assieme a Santa Caterina da Siena, patrono principale d'Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII.
Conosciuto anche come "il poverello d'Assisi, la sua tomba è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno. La città di Assisi, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, soprattutto dopo aver ospitato i tre grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, promossi da Giovanni Paolo II nel 1868 e nel 2002, e da Benedetto XVI nel 2011. Oggi, S. Francesco d'Assisi é uno dei santi più popolari e venerati del mondo.
Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana
Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto papa nel conclave del 2013, ha assunto il nome pontificale di Francesco in onore del santo di Assisi.
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