Nato nel 1925 a Porto Empedocle, ha iniziato con il
teatro, allestendo, per primo in Italia, Beckett e altri grandi contemporanei.
Per la televisione ha prodotto fortunate serie, come Maigret, insegnando poi a
lungo al celebre Centro sperimentale di cinematografia a Roma.
Da scrittore, il successo è arrivato negli anni Novanta
con la serie di gialli che hanno come protagonista il commissario Montelbano.
Con circa 10 milioni di copie vendute, Camilleri è uno dei maggiori casi
editoriali italiani: in classifica ci sono sempre libri suoi e i casi di
Montalbano sono diventati anche una fortunata serie televisiva.
Il successo, oltre che alla grande capacità narrativa di
Camilleri, è legato all’invenzione di un mondo immaginario. Vigata non esiste,
anche se la si può facilmente identificare con Porto Empedocle; proprio come il
suo linguaggio che, pur se di matrice siciliana, non corrisponde a nessun
dialetto. È un’invenzione dell’autore, ben attento a renderlo comprensibile,
nonostante la forte coloritura. Forse a ragione ignorata dalla critica, l’opera
di Camilleri va considerata un fenomeno di costume.
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