Samstag, 2. März 2013

Cinema


Agli inizi del Novecento, pochi anni dopo l'avvento del cinématographe, il cinema italiano si afferma nel genere muto con pellicole come La presa di Roma, Gli ultimi giorni di Pompei e Cabiria; nello stesso genere  Rodolfo Valentino diviene celebre in America.

Gli anni trenta vedono la nascita del festival del cinema di Venezia e, promossa dal regime, di Cinecittà, imponente struttura all'avanguardia in Europa che favorisce, lo sviluppo del cinema italiano che propone, accanto ai film di propaganda, le pellicole stucchevoli e piccolo borghesi del cinema dei telefoni bianchi.

Nel dopoguerra i registi neorealisti come Vittorio De Sica, Roberto Rossellini e Luchino Visconti ottengono importanti riconoscimenti in patria e all'estero. Alla generazione successiva, quella del cinema d'autore, appartengono Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, ai quali si affianca la figura unica e anticonformista di Pier Paolo Pasolini.

Nella seconda metà degli anni cinquanta si sviluppa la commedia all'italiana, con caratteri di satira di costume, con registi come Pietro Germi, Mario Monicelli, Ettore Scola, Luigi Comencini, Dino Risi e Pasquale Festa Campanile; a tale filone appartengono attori affermati come Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Claudia Cardinale, Totò, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e Alberto Sordi.

Agli anni sessanta e settanta appartengono il giallo all'italiana, in cui emergono i film di Lucio Fulci e Dario Argento, il cinema politico, con registi come Elio Petri e Francesco Rosi e interpreti come Gian Maria Volonté. protagonista anche dello "spaghetti-western", genere in cui spicca il regista Sergio Leone. A seguire, con l'avvento della televisione commerciale, inizia una crisi del settore che si protrarrà anche negli anni novanta e che nemmeno i 9 premi Oscar vinti da L'ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci (1988) o quelli assegnati(1a Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore 990), a Mediterraneo di Gabriele Salvatores (1992) e a La vita è bella di Robeto Begnini (1999) riusciranno a risollevare. Da ricordare anche le figure di Franco Zeffirelli. Ermanno Olmi, Carlo Verdone, Nanni Moretti e Massimo Troisi.

Negli anni duemila ad incassare maggiormente al botteghino sono i cosiddetti film di Natale o cine panettoni, caratterizzati da comicità grossolana, spesso ambientati in luoghi esotici.



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