"La colpa è del Tordo, del Tordo che tarda", diceva una canzoncina italiana degli anni sessanta.

Quello che conta è che la manifestazione continua a essere il miglior biglietto da visita per un borgo toscano tra i più belli ed esclusivi d'Italia, dove la magica atmosfera medievale si mescola a tradizioni enogastronomiche che hanno nel Brunello, uno dei vini rossi più celebri d'Italia, il loro gioiello più prezioso.
Se state per trascorrere un fin settimana a Montalcino, mettete in valigia la voglia di fare un salto indietro nel tempo e non dimenticate che chi viene a mangiare e bere in queste contrade non se ne vuole più andare. Se a ottobre, come si diceva, c'è la Sagra del tordo, il paesello è meraviglioso tutto l'anno. Un fine settimana ideale prevede innanzitutto l'arrivo in auto o in bicicletta, godendosi le meravigliose campagne della Toscana, fino ad arrivare sulla collina incantata.
Già, perché Montalcino si trova su una collina alta poco più di 500 metri e, da lontano, sembra proprio il paese delle fiabe. Fiabesco, in effetti, è il suo centro storico, che spicca come una gemma nel mare di vigne, oliveti, cipressi e lecci che ammanta la zona.

A proposito di animali, torniamo al motivo per cui molti turisti vanno a Montalcino proprio in questo periodo: la Sagra del tordo, la competizione di tiro con l'arco che coinvolge i quartieri della cittadina. Si comincia con un corteo di circa 150 figuranti in costumi del Trecento che sfilano per le vie del centro al rullo di tamburo. Si continua con la benedizione degli arcieri sul sagrato della chiesa di Sant'Egidio: si può assistervi e poi sedersi in uno dei vari ristoranti, per gustare pappardelle al cinghiale, zuppa di fagioli e carni alla brace accompagnate dal celebre vino di Montalcino.
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