Sonntag, 21. Oktober 2012

La Via Appia



È la più antica e importante via consolare ed è chiamata anche regina viarum. L’ha fatta costruire Appio Claudio Cieco nel 312 a.C. per collegare Roma a Capua. La via doveva rappresentare la potenza dell’Impero ed essere molto solida. Per questo le pietre che la ricoprivano dovevano essere grandi e unite cosi bene che, si dice, tra loro non si poteva infilare neanche una lama di coltello.
Sempre Appio Claudio, per fare ombra ai viandanti, fece piantare numerosi alberi e, ancora oggi, la strada è fiancheggiata da pini secolari.
Purtroppo Appio diventò cieco prima di vedere la strada finita. Ma, per controllare che le pietre fossero sistemate bene, si dice che ci camminasse sopra a piedi nudi.

Alla sua morte, la famiglia gli fece costruire una tomba monumentale lungo la via, dando inizio a una moda fra i personaggi famosi del tempo. L’esempio più suggestivo di questi monumenti funerari è il mausoleo di Cecilia Metella, diventato oggi il simbolo della Via Appia.




Nei successivi 500 anni la strada è stata prolungata fino a Benevento e poi fino a Brindisi. È diventata cosi la via di comunicazione più importante con la Grecia e l’Oriente.
Oggi è conosciuta soprattutto la prima parte (da Porta San Sebastiano a Santa Maria delle Mole), che dal 1988 è un Parco Regionale di grande importanza archeologica. (www.parcoappiaantica.org)
Da non dimenticare il tratto ben conservato dell’Acquedotto Claudio, uno dei più importanti e all’avanguardia della Roma antica, che era lungo oltre 68km. L’itinerario passa poi per i Colli Albani, tra colline, vigne e i piccoli laghi della zona dei Castelli Romani. Tra i paesi più belli ci sono Castel Gandolfo, sul lago Albano, residenza estiva dei papi dal XVI secolo. Qui si possono visitare il centro storico tardo-medievale e la chiesa di San Tommaso di Villanova, del 1600, di Gian Lorenzo Bernini. Poi si continua per Albano Laziale, nata sui resti di una villa di Domiziano. Fra i suoi tanti tesori: il Museo Archeologico di Villa Ferrajoli e la chiesa di Santa Maria della Rotonda, con un magnifico campanile del XIII secolo. www.museicivicialbano.it.

A poca distanza da Albano c’è Ariccia, ex proprietà della famiglia Chigi, una delle più nobili e importanti dello Stato della Chiesa. Era suo anche il grandioso palazzo su Piazza di Corte, opera di Bernini, oggi aperto al pubblico insieme al grande parco. Www.palazzochigiariccia.it



Proprio qui Luchino Visconti ha girato numerose scene del film Il Gattopardo (1963). Ultima tappa: Genzano, un panoramico centro storico famoso per il pane fatto in casa, il primo a ottenere il marchio IgP (Indicazione geografica protetta) e per l’Infiorata. Ogni anno, a giugno, migliaia di persone da tutto il mondo arrivano nel borgo per ammirare il tappeto di fiori che ricopre la via che porta al Duomo e che riproduce famose opere d’arte.

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