Sonntag, 5. August 2012

Minime storie di grandi uomini

"EPPUR SU MOVE"


Galileo Galilei (1564-1642)


Galileo fu, insieme a Cartesio e a Bacone, colui che apri l’èra moderna dando alla scienza il suo vero metodo.
Galilei ebbe i natali a Pisa il 15 febbraio 1564. Ancora giovanissimo si dedicò alla musica, al disegno e alla poesia.In seguito, per desiderio del padre, cominciò lo studio della medicina che però presto abbandonò per dedicarsi a quello preferito della matematica. In questa disciplina fece cosi rapide progressi che a soli 26 anni fu nominato professore all’Università  di Pisa. Perseguitato dai colleghi invidiosi di tanto ingegno, si trasferi a Padova dove in quella Università insegnò per 18 anni.

Chiamato di nuova in Toscana, venne nominato matematico e filosofo granducale alla corte di Cosimo II.
I vecchi rancori, però, e le mal represse gelosie, si scatenarono  di nuovo contro lo scienziato specialmente perchè  egli sosteneva  il sistema copernicano completamente contrario al sistema tolemaico.
Della questione puramente scientifica se ne volle fare una teologica e il Galilei fu chiamato a Roma dove si senti intimare di abbandonare, come eretica, la sua dottrina.
Galilei sicurò della verità matematica delle sue scoperte, non obbedi alla Curia romana, e continuò nei suoi studi e nei suoi insegnamenti.

Nei Dialoghi, scritti in perfetta lingua, combate con finissima logica i metodi falsi dei suoi persecutori. Benchè, i Dialoghi fossero stati pubblicati col consenso del sacre Palazzo, i nemici lo denunciarono al Tribunale del Santo Ufficio, come eretico.
Galileo Galilei dovette cosi, a 70 anni e in pieno inverno presentarsi ai giudici romani dell’inquisizione e sentirsi condannato  al carcere. La condanna fu, dal Pontefice, commutata in una relegazione prima nei dintorni di Roma poi a Siena.
Ebbe molto a soffrire, il povero vecchio, perdette anche la vista, ma fu sempre confortato dall’affetto die suoi discepoli e dalla convinzione che le sue scoperte corrispondevano alla realtà.
Galileo Galiliei inventò il telescopio, il termometro e il microscopio.
Fu pure lui che dimostrò la teoria del pendolo e che scopri le macchie solari.
Molte altre scoperte sono dovute a questo grande ingegno che resero cosi la scienze naturali capaci di quei progressi di cui oggi godiamo i benefici.

Il grande uomo mori a 77 anni, pianto da tutto il mondo che in lui onorava, il genio abbracciante quasi tutta la vastità del sapere.

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