"La colpa è del Tordo, del Tordo che tarda", diceva una canzoncina italiana degli anni sessanta.
Ebbene, non andata a fischietarla a Montalcino, in provincia di Siena, l'ultima settimana di ottobre: guai se da queste parti il tordo arriva in ritardo! La Sagra del tordo è infatti un appuntamento fisso che ogni anno, l'ultima domenica di ottobre, attira migliaia di visitatori. Poco importa se il , oggi, non ci lascia più le penne, perché la sagra più popolare di Montalcino dal 1958 è diventata una gara di tiro a bersagli inanimati.
Quello che conta è che la manifestazione continua a essere il miglior biglietto da visita per un borgo toscano tra i più belli ed esclusivi d'Italia, dove la magica atmosfera medievale si mescola a tradizioni enogastronomiche che hanno nel Brunello, uno dei vini rossi più celebri d'Italia, il loro gioiello più prezioso.
Se state per trascorrere un fin settimana a Montalcino, mettete in valigia la voglia di fare un salto indietro nel tempo e non dimenticate che chi viene a mangiare e bere in queste contrade non se ne vuole più andare. Se a ottobre, come si diceva, c'è la Sagra del tordo, il paesello è meraviglioso tutto l'anno. Un fine settimana ideale prevede innanzitutto l'arrivo in auto o in bicicletta, godendosi le meravigliose campagne della Toscana, fino ad arrivare sulla collina incantata.
Già, perché Montalcino si trova su una collina alta poco più di 500 metri e, da lontano, sembra proprio il paese delle fiabe. Fiabesco, in effetti, è il suo centro storico, che spicca come una gemma nel mare di vigne, oliveti, cipressi e lecci che ammanta la zona.
Certo è che l'abbazia di Sant'Antimo, interamente costruita in onice e alabastro, si presenta come in vero e proprio gioiello dell'architettura romanica lombardo-francese: eccezionali l'abside formata da cappelle radiali, il lungo corridoio interno, i capitelli decorati a forme geometriche, motivi floreali e figure di animali.
A proposito di animali, torniamo al motivo per cui molti turisti vanno a Montalcino proprio in questo periodo: la Sagra del tordo, la competizione di tiro con l'arco che coinvolge i quartieri della cittadina. Si comincia con un corteo di circa 150 figuranti in costumi del Trecento che sfilano per le vie del centro al rullo di tamburo. Si continua con la benedizione degli arcieri sul sagrato della chiesa di Sant'Egidio: si può assistervi e poi sedersi in uno dei vari ristoranti, per gustare pappardelle al cinghiale, zuppa di fagioli e carni alla brace accompagnate dal celebre vino di Montalcino.
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