Sonntag, 7. Oktober 2012

Minime storie di grandi uomini


Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni, nato a Milano il 17 marzo 1785, fu colui che diede il colpo di grazia al classicismo e che fece trionfare il romanticismo.
Ricevuta la prima educazione nelle scuole dei Padri Somaschi, si diede negli anni giovanili allo studio dei classici; a 15 anni compose il poemetto *Il Trionfo della Libertà” ispirato alle sue idee democratiche.

I sentimenti liberali del Manzoni progredirono di molto quando egli, nel 1805, fu a Parigi con la madre; qui dimorò alcuni anni, divenne volteriano e sconfessò il suo passato religioso. Nella capitale conobbe e sposò la signora Enrichetta Blondel di religione protestante la quale, essendosi poi convertita al cattolicesimo, esercitò una grandissima influenza sullo spirito miscredente del marito.
Il Manzoni, torturato dal dubbio, si convinse ben presto della Verità della religione e si converti definitivamente al cattolicesimo al quale si diede con tutta l’anima ispirandosi, in seguito, ai sentimenti cristiani.

Tornò cosi a Milano, nel 1810 a compiervi la sua opera di rigenerazione religiosa, artistica e patriottica.
Visse soltanto per la Religione e per la Patria alle quali dedicò tutto il suo grande genio.
Infaticabile studioso, lavorò fino alla più tarda età e le sue opere lo resero immortale. Il grande poeta e scrittore mori il 22 maggio 1873 seguito dall’universale compianto.

Fra le numerose opere del Manzoni, il romanzo “I promessi Sposi” è il capolavoro. In questo romanzo lo scrittore ci dà la fedele descrizione del secolo XVll; secolo di prepotenze, di mal governo e di corruzione spaventosa.
Le scene terribili della fame e della peste sono descritte con tanta maestria da rendere il Manzoni insuperabile.
Il soggetto morale del romanzo è basato sulla concezione che: per virtù della rassegnazione cristiana, l’innocenza oppressa merita di trovare protezione e aiuto da Dio che le permette di trionfare dei suoi nemici.

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