Montag, 21. Juli 2014

Alberto Tomba





Alberto Tomba (Bologna, 19 dicembre 1966), è un ex sciatore alpino è attore italiano. 






















Noto a livello internazionale con il soprannome "Tomba la Bomba", anche per lo stile aggressivo in pista e per il carattere estroverso fuori, fu uno dei protagonisti dello sci alpino dal 1986 al 1998, particolarmente nelle specialità di slalom speciale e slalom gigante. Con cinquanta vittorie complessive i Coppa del Mondo, è il terzo sciatore di sempre per numero di successi dopo Ingemar Stenmark e Hermann Maier. Oltre alle vittorie in Coppa del Mondo, fra cui la conquista della Coppa nel 1995, ha ottenuto due ori olimpici in gigante (Calgary 1988 e Albertville 1992), l'oro olimpico in slalom (Calgary) e i due ori in gigante e slalom ai Mondiali del 1996. È considerato uno dei più grandi specialisti delle discipline tecniche di tutti i tempi.

Originario di un paese lontano dalle montagne (Castel de'Britti, frazione collinare di San Lazzaro di Savena presso Bologna), Tomba imparò a sciare sugli Appennini; in seguito si perfezionò a Cortina d'Ampezzo, dove i suoi genitori avevano una casa, istruito da Roberto Siorpaes, suo allenatore fino all maggiore età.

Inoltre non mancavano le sciate sulle piste appenniniche del Corno alle Scale e del Monte Cimone, località sciistiche molto vicine a casa. A diciassette anni, nel 1983, iniziò le competizioni a livello agonistico, gareggiando in Svezia con la squadra C2 in Coppa Europa.

Dopo aver vinto tre gare in Coppa Europa, debuttò in Coppa del Mondo nel 1985 a Madonna di Campiglio; gareggiò poi a Kitzbühel, in Austria, nel 1986. Il 23 febbraio a Are, Tomba partito con il pettorale numero 62, si piazzò al sesto posto nella gara vinta da uno dei suoi più grandi rivali, Primin Zurbriggen, conquistando così i suoi primi punti in Coppa del Mondo. Il primo podio arrivò il 14 dicembre 1986 sulla pista della Gran Risa dell'Alta Badia, in Italia, una delle località preferite da Tomba e dove successivamente avrebbe vinto quattro volte.

Grazie principalmente al podio della Gran Risa, Tomba venne selezionato per i Mondiali del 1987, svoltisi a Crans-Montana Svizzera, e conquistò l'unica medaglia vincendo bronzo in slalom gigante.

In 1988, Tomba partecipò alla sua prima Olimpiade (Calagary) . Il  25 febbraio nella gare di gigante, con il pettorale numero 1, disputò una straordinaria prima manche, in cui arrivò primo con ben 1 secondo e 14 centesimi sul secondo, nella seconda si limitò a gestire il vantaggio e ottenne la sua prima medaglia d'oro. Nella prova di slalom speciale, invece, vinse la seconda medaglia d'oro dopo una prima manche conclusa al terza posto e la rimonta nella seconda grazie alla quale arrivò con sei centesimi di vantaggio sul secondo.

Dopo dieci anni di vittorie, Tomba iniziò a pensare al ritiro, avendo ormai vinto tutto, ma non prima dei Mondiali 1997 in Italia, al Sestriere. Davanti a trentamila spettatori, uscì di gara in gigante, in speciale, invece, dopo una prima manche deludente con una grande rimonta nella seconda conquista la medaglia di bronzo, nonostante la febbre, alle spalle del norvegese Tom Stianson e del francese Sébastien Amiez.

Ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano del 1998 non conquistò nessuna medaglia. 

ombra chiuse la carriera al termine della stagione, vincendo l'ultima gara, lo slalom speciale delle finali di Coppa del Mondo di Crans-Montana. Il suo bilancio finale è di cinquanta gare vinte in Coppa del Mondo, una Coppa del Mondo assoluta, quattro Coppe del Mondo di slalom speciale, e quattro die slalom gigante: è l'unico sciatore ad aver vinto per undici anni consecutivi (1987-1998) almeno una gara in Coppa del Mondo.

Dopo il ritiro, avvenuto dopo la vittoria in Coppa del Mondo a Crans Montana del 15 marzo 1998, girò per tre anni l'Europa con il "Toma-Tour" per lo sviluppo dello sci giovanile. Tuttora si dedica alla promozione dello sci, sia in senso agonistico, sia della diffusione dei valori sportivi.

Tomba interpretò nel 1999 il ruolo di Alessandro Corso nel film poliziesco Alex l'ariete, senza riscuotere successo.

È socio fondatore dell'associazione Laureus per la promozione dell'attività sportiva contro il disagio sociale.

Sonntag, 20. Juli 2014

Bologna


Bologna è un comune italiano di 381'036 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e, de facto della regione Emilia-Romagna. È il settimo comune italiano per popolazione ed è il cuore di un'area metropolitana di circa 1'000'000 di abitanti.










Antichissima città universitaria, ospita numerosissimi studenti che animano la sua vita culturale e sociale. Nota per le sue torri ed i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico (fra i più estesi d'Italia), in virtù di un'attenta politica di restauro e conservazione avviata dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso, a dispetto dei gravi danni causati dagli sventramenti urbanistici della fine del XIX secolo e dalle distruzioni belliche.
La Città, i cui primi insediamenti risalirebbero ad almeno un millennio prima di Cristo, è sempre stata un importante centro urbano, prima sotto gli Etruschi ed i Celti poi sotto i Romani, poi ancora nel Medievo Bo-lan.ya, come libero comune (per un secolo è stata la quinta città europea per popolazione). Importante centro culturale ed artistico, questo ruolo fatica talvolta ad esserle riconosciuto, mancando un "capolavoro" di rinomanza mondiale che possa attirare in massa i turisti: tuttavia, la sua importanza artistica e monumentale è basata su un insieme omogeneo di monumenti ed emergenze architettoniche ed opere d'arte frutto di una storia architettonica ed artistica di prim'ordine.

Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche elettroniche e alimentari. Secondo il dato dell'ultima ricerca dell'European Regional Economic Growth Index del 2009, Bologna risulta essere la prima città italiana e la 47. in Europa per tasso di crescita economica.

È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura" e dal 2006 è "città della musica" UNESCO. La città di Bologna è stata selezionata a partecipare all'Esposizione Universale di Shanghai 2010 insieme ad altre 45 città del mondo.

Bologna è situata nella Pianura Padana, a ridosso dei colli appenninici, fra lo sbocco della valle del Reno e quella del Savena.
Il territorio si estende dai margini meridionali della Pianura Padana ai primi rilievi collinari dell'Appennino tosco-emiliano, spaziando dai 29m s.l.m. della frazione Corticella ai 54 del centro del capoluogo, fino ai 300m s.l.m. di Monte Sabbiuno e del Colle della Guardia.


Clima

Bologna presenta un clima continentale. Gli inverni possono essere anche molto rigidi (la minima temperatura invernale storicamente registrata nella zona, più precisamente a Molinella nella notte tra il 12-13 gennaio 1985, fu di -28,8°C, causata dalla storica ondata di freddo del gennaio 1985) e non mancano le precipitazioni nevose, talvolta anche assai abbondanti per una zona di pianura: sono rimaste negli annali e nella memoria storica di molti bolognesi, quasi mitizzate, le precipitazioni del giugno 1491, con i suoi 30cm e quella del febbraio 1929 (quando tutto il Nord-Est, e in particolare la Romagna, fu aggredito una bufera di neve eccezionale), con circa 130cm di neve e con la città interamente bloccata per giorni da veri e propri "muri di neve" che arrivavano fino ai primi piani degli edifici, anche a causa della neve che apposite squadre di spalatori scaricavano dai tetti a rischio di crollo. Nel febbraio 2012 (l'ondata di gelo ha portato un accumulo di 96 cm), ma si ricordano anche nevicate di qualche decimetro addirittura in mesi primaverili, specie in marzo (recentemente il 17 aprile 1991). Con una nevosità media invernale di circa 40 cm, è sicuramente una della città della pianura padana con maggiore frequenza di nevicate.
Le estati sono calde ma meno afose di altre città molto più a nord nella pianura padana; possono  essere altresì assai lunghe e siccitose (come nel 2003 e nel 2012); in luglio e agosto è abituale il superamento dei +37°C. Le mezze stagioni sono, in genere, miti e piovose e hanno breve durata.

Monumenti e luoghi d'interesse

Bologna è la città dei portici: oltre 38 km nel solo centro storico. Li si trova in quasi tutte le vie del centro  e la loro origine è in parte da attribuirsi alla forte espansione che ebbe la città nel tardo Medioevo, quando la città e la fiorente università divennero un polo ambito per studiosi e letterati di tutta l'Europa, ma anche per la popolazione proveniente dalla campagna.

Di qui la necessità di sfruttare al meglio gli spazi e aumentare la capienza delle case espandendo i piani superiori al piano terra, dapprima con la creazione di sporti in legno sorretti da travature, e successivamente da portici sorretti da colonne. Peraltro i portici, come anche in altre città vicinati, costituirono anche un sistema pressoché spontaneo di camminamenti coperti, consentendo perciò di percorrere buona parte delle strade al riparo da pioggia e neve. Esse furono anche un mezzo per l'espansione di attività commerciali e artigiane. Ritenere che la nascita del portico sia solo una diretta conseguenza delle necessità espansionistiche del tessuto urbano è però fare torto ai principi di saggia amministrazione urbanistica che hanno dimostrato gli allora rettori della città. Anzi dobbiamo rilevare la loro lungimiranza e la loro capacità di predisporre dei servizi per tutti, richiedendo un sacrificio alla proprietà privata (i portici sono eretti su suolo privato e l loro manutenzione è di pertinenza del proprietario della casa annessa alla struttura portilizia) obbligando alla costruzione delle case coi portici e al loro pubblico. Un curioso editto del 1288, secondo il quale nessun nuovo edificio doveva essere privo di portico, specificava che questi dovevano essere alti almeno 7 piedi bolognesi (2.66metri), questo per permettere il transito di un uomo a cavallo. Identica anche la larghezza minima. A queste misure non si attenne scrupolosamente la popolazione più indigente che in alcuni casi riservava 1 o 2 piedi ala propria dimora obbligando i cavalieri transitanti a chinare il capo.

Architetture religiose

In Piazza Maggiore si trova la gotica e imponente basilica di San Petronio costruita per volere del Comune ( e infatti le abitazioni presenti sul terreno in cui edificare furono acquistate con soldi pubblici) fra il 1390 ed il 1659. Presenta un portale decorato da bassorilievi di Jacopo della Quercia, mentre all'interno si trovano alcune cappelle notevolmente decorate. Nella navata sinistra, sul pavimento, è visibile la meridiana più grande del mondo, progettata dal matematico Giovanni Domenico Cassini e realizzata nel 1695. Nella Piazza Maggiore  si trovano la fontana del Nettuno, opera del Giambologna; il Palazzo Comunale (XIII e XV secolo) e il Palazzo del Podestà, riedificato nel 1485 accanto al duecentesco Palazzo Re Enzo.

Di notevole interesse la chiesa di San Francesco del XIII secolo (anche se ha subito notevoli interventi nel XIX secolo e nel secondo dopoguerra), primo esempio di gotico francese in Italia, e gli adiacenti i monumenti funebri dei glossatori, e la chiesa di San Domenico del XIII secolo, con l'arca in cui sono conservate le spoglie del santo: il sarcofago fu realizzato nel 1264-1267 da Nicolo Pisano e bottega, mentre la cimasa è opera di Niccolò dell'Arca, fu iniziata nel 1469 e, essendo rimasta incompiuta dopo la sua morte nel 1494, è completata da alcune piccole statue di Michelangelo; all'interno della basilica, da notare anche il Sepolcro Tartagni di Francesco di Simone Ferrucci.

In piazza Santo Stefano spicca il complesso di Santo Stefano, noto anche come le "Sette Chiese" a causa della sua notevole articolazione in numerose chiese e cappelle collegate da un cortile e da un chiostro. Il nucleo originale fu edificato nell'IVI secolo su un tempio pagano del II secolo dedicato alla dea egizia Isida, del quale sta un architrave con dedica alla dea, murato all'esterno, e alcune colonne di granito africano, all'interno. L'impianto architettonico principale è marcatamente romanico, nonostante alcune modifiche successive. Qui erano conservato fino al 2000 le spoglie di San Petronio, ora traslate nella omonima basilica; alcune cappelle del complesso sono dedicate ai caduti italiani nei conflitti mondiali.

Notevoli anche la cattedrale di san Pietro (ricostruita al XVII secolo); San Giacomo Maggiore (1263), in stile gotico e con elegante portico rinascimentale; la Basilica di Santa Maria dei Servi (eretta tra il XIV ed il XVI secolo), con una Maestà di Cimabue e un suggestivo quadriportico; Santa Maria del Vita ( è la chiesa del primo ospedale di Bologna, fondato nel 1260), al cui interno si trovano le preziosissime terrecotte delle Marie Piangenti, note come Compianto sul Cristo morto e realizzata da Niccolò dell'Arca tra il 1463 e il 1490. 

Sul Colle della Guardia a circa 300 m del centro storico si trova il caratteristico santuario della Madonna di san Luca (1723), che si raggiunge per una lunghissima e suggestiva via porticata del XVII e XVIII secolo (la più lunga al mondo, ben, 3.796 km e dotata di 666 archi). 

Su un colle adiacente al Colle della Guardia, sorge l'Eremo di Ronzano, tipico convento di campagna costruito nel 1140 e riconsacrato ai frati Servi di Maria dal 1921. Oggi ospita il nuovo centro di genetica d'eccellenza dell'Università di Bologna.

Poco lontano dal centro storico si trova il Cimitero della Certosa. Aperto nel 1801, quindi tre anni prima del più famoso Père-Lachaise di Parrigi, sopprimendo e trasformando un importante convento certosino, quello della Certosa di Bologna è da ritenersi il primo vero cimitero italiano moderno concepito per l'intera comunità. Nel corso dei secoli è diventato un cimitero monumentale, scrigno di arte e di storia, degno sicuramente di una visita.