Sonntag, 9. März 2014

Enrico Caruso


Enrico Caruso (napoli, 25 febbraio 1873-Napoli, 2 agosto 1921) è stato un tenore italiano.Viene considerato il tenore per eccellenza, grazie alla suggestione del timbro e all'inconfondibile malia dello strumento vocale.


Nacque a Napoli, nel quartiere di San Carlo all'Arena, in via Santi Giovanni e Paolo7, il 25 febbraio del 1873 da genitori originari di Piemonte d'Alife, un toponimo situata all'epoca nella provincia di Terra di Lavoro. (dal 1927 conflituito nella neoprovicia di Caserta e, nel 1974, rinominato Piedimonte Matese)
Il padre, Marcellino Caruso era un operaio metalmeccanico; la madre, Anna Baldini faceva la donna delle pulizie. La madre aveva avuto prima di lui 17 figli, tutti morti. Dopo di lui nacquero altri tre fratelli.

Dopo aver frequentato le scuole regolari, a dieci anni andò a lavorare col padre in fonderia, ma sotto l'insistenza della madre si iscrisse a una scuola serale, dove scoprì di essere portato per il disegno: iniziò  a elaborare progetti di fontane per l'officina dove lavorava. Nel frattempo qualcosa stava crescendo in lui: la sua voce. Le prime arie d'opera e le prime nozioni di canto gli vennero insegnate dai maestri Schirardi de De Lutio.

Nel 1888 la madre morì di tubercolosi e poco tempo dopo il padre si risposò con Maria Castaldi.

Oltre a cantare nel coro della chiesa, Enrico fece qualche apparizione in spettacoli teatrali. La sua voce nel frattempo si era irrobustita e le piccole rappresentazioni cominciarono  a non bastargli più. La sua fortuna iniziò quando il baritono Eduardo Missiano, sentendolo cantare, si entusiasmò a tal punto che lo presentò al maestro Guglielmo Vergine, il quale accettò di dargli lezioni per migliorare la voce, ma pretese da lui il 25% dei suoi compensi con un contratto che sarebbe durato cinque anni.

Nel 1894 Caruso venne chiamato alle armi, ma dopo solo un mese e mezzo, grazie alle leggi in vigore a quel tempo e a un maggiore che era amante della musica, venne congedato a mandato a casa per permettergli di continuare a cantare e a studiare. Dopo lezioni con il maestro Vergine, Caruso si sentiva ormai pronto all'esordio, ma alle prove per la Mignon di Ambroise Thomas non venne accettato, Esordì il 16 novembre 1894 con una parte ne l'amico Francesco di Domenico Morelli, percependo 80 Lire per quattro rappresentazioni (poi ridotta a due a causa dello scarso afflusso di pubblico e nonostante una buona critica)

Al momento della morte il tenore stava preparando il ruolo di Otello, dall'omonima opera di Giuseppe Verdi. Sebbene non sia riuscito a portarlo in scena, registrò comunque due magnifiche selezioni dell'opera: l'aria Ora e per sempre addio e il duetto con Iago, Sì, pel ciel marmoreo, giuro, insieme al grande baritono Titta Ruffo.
Caruso aveva nel repertorio circa 521 canzoni.

Samstag, 8. März 2014

Napoli


Napoli è un comune italiano di 958.078 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Campania. 
Situata in posizione pressoché centrale nell’omonimo golfo, tra il Vesuvio e l’area vulcanica dei Campi Flegrei, è il terzo comune italiano per popolazione dopo Roma e Milano, nonché cuore di una delle aree metropolitane più popolose d’Europa.

Fondata intorno alla metà dell’Vlll secolo a.C. fu tra le città egemoni della Magna Graecia, grazie al rapporto privilegiato con Atene, ed esercitò una notevole influenza commerciale, cultura e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti tanto da diventare il centro delle filosofia epicurea.

Dopo il crollo dell’Impero romano, nell’Vlll secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall’Impero bizantino; in seguito, dal Xlll secolo e per circa seicento anni, fu capitale del regno di Napoli.

Divenuta capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borboni, conobbe un lungo periodo di sviluppo socioeconomico culminato in una serie di primati civili e tecnologici tra cui la costruzione della prima ferrovia in Italia.

Dopo l’annessione al Regno d’Italia soffri di un sensibile declino, esteso anche a tutto il sud Italia.

Per motivi storici, artistici, politici ed ambientali è dal basso medioevo fino ad oggi , tra i principali centri di riferimento culturale d'Europa. Sede del Federico ll, la più antica università statale d’Europa, ospita altresi l’Orientale, la più antica università di studi sinologici ed orientalistici del continente e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimoni storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte  dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo.

Luogo d’origine della lingua napoletana, ha esercitato ed esercita un forte ruolo in numerosi campi del sapere, della cultura e dell’immaginario collettivo a livello mondiale.

Nel 1995 il centro storico di Napoli, il più vasto d’Europa, è stato riconosciuto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.

Nel 1997 l’apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d’Oro, in cui ricadono anche i quartieri napoletani di San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli) tra le riserve mondiali della biosfera.

Origine del nome

L’origine etimologica del nome della città di Napoli è molto semplice, a differenza di altri che invece hanno un etimo incerto.

Infatti, è certo che il toponimo “Napoli”, qui istoriato nella forma aggettivata “Neopoliton” su uno statere con Nike e Toro androprosopo del 275 a.C., derivi dal termine greco Neapolis, che significa “città nuova”. Meno chiara, tuttavia, è la radice del nome Neapolis, tradizionalmente individuata nella contrapposizione all’antica Palepolis “citta vecchia”, che sorgeva nell’attuale località di Pizzofalcone.







































Geografia fisica
Napoli sorge quasi al centro dell’omonimo golfo, dominato dal massiccio Vesuvio e delimitato ad est dalla penisola sorrentina con Punta Campanella, ad ovest dai Campi Flegrei con Monte di Procida, a nord ovest-est dal versante meridionale della piana campana che si estende dal lago Patrio al nolano.

Clima
Napoli gode di un clima mediterraneo, con inverni miti e piovosi e estati calde e secche, ma comunque rinfrescate dalla brezza marina che raremente manca sul suo golfo. Il sole splende mediamente per 250 giorni l’anno. La particolare conformazione morfologica del territorio del capoluogo, comunque, è tale da fare in modo che la città possieda al suo interno differenti microclimi, con la possibilità quindi di incontrare variazioni climatiche anche significative spostandosi di pochi chilometri.

Simboli
Lo stemma si compone di uno scudo sannitico diviso in due parti orizzontali di uguale 
altezza, quella superiore colorata d’oro e l’altra di rosso